#AgendaDigitale, una vittoria a metà.

Oggi la Camera è riuscita ad approvare – con 261 voti favorevoli, 55 contrari, 131 astenuti – il Decreto Sviluppo bis, che contiene al suo interno la tanto attesa Agenda Digitale. La conversione in legge di questo Dl è un grande passo avanti, e la votazione di oggi è stata fondamentale per non vanificare il lavoro di mesi della task force creata ad hoc dal ministro Corrado Passera lo scorso Febbraio.

Purtroppo il testo approvato oggi non contiene molti dei provvedimenti previsti originariamente, come quello sulle smart cities e sull’ e-commerce, fa slittare l’adozione obbligatoria di testi digitali da parte degli istituti scolastici all’anno 2014/2015, riduce gli incentivi e le agevolazioni fiscali per le startup innovative, lasciando di fatto al prossimo esecutivo il dovere di concretizzare e rafforzare ciò che c’è e di includere ciò che non c’è.

Come hanno dichiarato i deputati Gentiloni (Pd), Rao (Udc), Palmieri e Bergamini (Pdl),  autori di un testo alternativo più completo, le misure previste dal Dl Sviluppo in materia di Agenda Digitale sono insufficienti e la loro attuazione sarà molto limitata.

Ma, in un paese con un altissimo tasso di analfabetismo digitale e segnato da un’avversione quasi fisiologica verso qualsiasi tipo di innovazione, una vittoria a metà è pur sempre una vittoria.